Camosci D'Abruzzo podicicli amatoriali: Giro d'Abruzzo n° 1 - Velino Sirente

Chieti Scalo, Scafa, Manoppello, Torre dei Passeri, Raiano, Castelvecchio Subequo, Castel di Ieri, Forca Caruso, Celano, Ovindoli, Rovere, Rocca di Mezzo, Terranera, Monticchio, Onna, Poggio Picenze, Civitaretenga, Navelli, Capestrano, Bivio di Ofena, Calascio, Rocca Calascio, Calascio, Bivio di Ofena, Bussi sul Tirino, Torre dei Passeri, Scafa, Manoppello, Chieti Scalo km 277.

Prima tappa da Chieti S. ( Via Forca Caruso, Ovindoli ) a Civitaretenga km 175 partenza ore 06.30 Domenica 21 Luglio 2013;

Panino con mortadella e birra a Raiano km 50

Pernottamento a Civitaretenga (AQ) con cena a base di Agnello e vino rosso;

Seconda tappa da Civitaretenga ( Scalata a Rocca Calascio ) a Chieti Scalo km 102 partenza ore 08.30 Lunedi 22 Luglio 2013.

2 Giornate a Modo Nostro

Diventano sempre più rare certe congiunzioni astrali, .. ma se pur per un istante le linee si incontrano, allora non c’è esitazione e l’evento assume concretezza.

Nuvole, poi un pallido sole ci accompagna sull’ascesa al passo di Forca Caruso, si prosegue verso il meritato pasto, un bel piatto abbondante di chitarrina al pomodoro fresco ci ricarica di carboidrati, la birra, per accelerare la digestione, non può mancare … , siamo sulle rampe di Ovindoli e i primi tuoni minacciosi ci avvertono che il bello deve ancora arrivare, Franco sarà un Toro, ma con la pioggia si trasforma in agnellotto e continuare sembra proprio difficile, alla fine rompiamo gli indugi e ci lanciamo sotto la pioggia, così a prendere tutta l’acqua di questo mondo, l’unica consolazione è quella che stiamo perdendo quota e giù le temperature, almeno quelle saranno più clementi. Attraversiamo Onna, una lapide riaccende la memoria, un pensiero triste passa per la mente, e appena dopo un passaggio a livello chiuso ci ricorda che ..“oggi non è proprio cosa”..!! Poggio Picenze , dai una salitella e poi finalmente sul piano, ma dopo 160 Km quella salitella sembra il Mortirolo, la stanchezza sopravvenuta e la pioggia ci fanno soffrire ma non ci fermano e raggiungiamo finalmente la meta, Civitaretenga e il suo Convento-Ostello.

Una bellissima signora ci consegna le chiave della camera e gli asciugamani per la doccia, in queste condizioni è il regalo più bello che desideri, una tonificante e calda doccia ci riporta alla normalità, e soprattutto torniamo asciutti !!!!!!!

La serata viene affrontata con una stupenda cena in casa di un amico Marco, pane casereccio e pomodoro, formaggio , salsicce e pecora alla brace, avete capito bene, pecora alla brace, perché, ci spiegano che da queste parti non c’è agnello o agnellone, ma solo pecora .. non insistete per cortesia.

Ovviamente sempre per il discorso digestione vengono prosciugate diverse bottiglie di buon vino..

Gli ottimi dolci fatti in casa al cocco preparati da Francesca e Simona vengono accompagnati con grappa e genziana fatta in casa, cosa vuoi di più dalla vita ?

Così, abbiamo consumato il primo giorno… cacchio !!!

All’indomani preoccupati dall’avventura passata pianifichiamo un rientro tranquillo…, ma una volta sulle piane di Capestrano, ci riprende la follia, la pianura ci è antipatica, così al primo incrocio puntiamo verso Calascio, viene rivalutato il piano di rientro, rifornimento di carboidrati in quota, si punta l’obiettivo di “Rocca di Calascio” !!

Dopo un meraviglioso pasto a base di fusilli al pomodoro e birra a go-gò , dobbiamo rigirare le nostre fedeli compagne bici verso il piano, il resto della giornata, sarà noia .